Abbarbicato su pendii soleggiati che fissano i sommessi gorgheggi dello Stura e riparato da cenge rocciose imponenti, sporcate qua e là da pini e larici, Aisone sonnecchia immobile da secoli, cullando i pensieri e le emozioni che corrono ininterrotte lungo la Strada Statale 21 del Colle della Maddalena. Un pugno ordinato di case, appendice settentrionale dell’Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Marittime. Uno scrigno variegato di peculiarità storiche e naturalistiche, quindi, la cui fruibilità oggi risulta decisamente più agevole grazie all’entusiasmo di Daniele e Cristina, nuovi gestori della Taverna delle Grotte.
Per cominciare raccontateci un po’ di voi …
Siamo due ragazzi di 21 e 27 anni originari di Boves e di Borgo San Dalmazzo che convivono da circa due anni. Io (Daniele, ndr) sono laureato in Scienze della Mediazione Linguistica all’Università degli Studi di Torino, anche se col tempo mi sono poi avvicinato al mondo dell’artigianato e dell’oreficeria di qualità, conseguendo l’apposito attestato alla Scuola Orafa di Torino; Cristina, invece, fin dal diploma si è specializzata nel turismo montano, nella promozione turistica e nell’accoglienza, grazie a diverse esperienze (formative e interdisciplinari) vissute dapprima ad Entracque e poi qui in Valle Stura.
Come mai la scelta di vivere in montagna e in Valle Stura soprattutto?
La montagna ha sempre fatto parte della nostra vita, direttamente o indirettamente. Entrambe le nostre famiglie, poi, provengono proprio da Aisone e da Vinadio e i nostri ricordi d’infanzia più belli sono per forza di cose legati alla Valle Stura. Covavamo un sogno: vivere innanzitutto insieme in montagna, lavorare in montagna e poter offrire un servizio di pubblica utilità agli abitanti del luogo. Grazie al bando indetto lo scorso dicembre dal Parco delle Alpi Marittime, quel sogno è oggi diventato realtà.
Una realtà che si chiama Taverna delle Grotte per l’appunto. Cosa offrite?
La struttura in verità è suddivisa in due parti distinte: la prima è dedicata alla semplice rivendita alimentare, nella quale privilegiamo ovviamente i prodotti locali a chilometro zero; la seconda, invece, è destinata alla somministrazione vera e propria, con servizio bar e caffetteria, pranzi, spuntini, merende sinoire, taglieri, il tutto utilizzando rigorosamente tipicità del luogo. In futuro vorremmo inoltre riservare uno spazio apposito all’artigianato di qualità e organizzare mostre, eventi ed esposizioni artistiche.
Un punto di riferimento a trecentosessanta gradi insomma …
Assolutamente sì. Rappresentiamo di fatto l’unica rivendita alimentare in paese e vogliamo per questo essere responsabili nei confronti dell’intera comunità, offrendo i maggiori servizi possibili.
Qualche indicazione sugli orari?
Certamente: la rivendita sarà aperta dal lunedì (solo luglio e agosto; altri mesi dal martedì) al sabato dalle 8.00 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30 e la domenica dalle 8.00 alle 12.30. L’area di somministrazione, invece, dal lunedì (solo luglio e agosto; altri mesi dal martedì) alla domenica dalle 8.00 alle 21.30 circa.