Come solleticare i piedi del Re: il Viso Mozzo

Spesso le imitazioni infastidiscono. Carenza di personalità, dabbenaggine, invidia. Quasi sempre, poi, escono sconfitte dal mero confronto qualitativo con l’originale. Talvolta, però, dietro un’imitazione c’è l’ingenua innocenza di chi non ha colpe, di chi si è ritrovato ad imitare qualcosa di più grande senza volerlo e avanza lentamente, sottovoce, con lo sguardo basso. In montagna capita. Ad esempio al Viso Mozzo.

A quella tozza piramide asimmetrica che si apre a est-nordest del Monviso. Un versante praticamente verticale e l’altro, viceversa, inclinato. Una riproduzione in piccola scala del Re di Pietra alla quale è stato improvvisamente sottratto un pezzo. Un taglio netto, deciso e inaspettato. Una testa mozzata. Un Viso mozzo per l’appunto. Con i suoi 3.019 metri di quota e il semplice Colle del Viso a dividerla dal “fratello più grande”, la montagna ha comunque ritrovato una sua dignità alpinistica.

Non tanto nell’ascesa dalla via normale (piuttosto agevole lungo il docile versante occidentale), quanto nella predisposizione alla vista e all’ascolto di colui che ne sa di più. Dell’originale, insomma. Perché il Viso Mozzo rappresenta forse l’ubicazione più idonea da dove poter solleticare i piedi al Re di Pietra, aggrappandosi con la testa e con lo sguardo alle profonde rughe di roccia che incidono la gigantesca parete nordorientale del Monviso.

Lambire il Lago Grande di Viso e il vicino Rifugio Quintino Sella, allora, per respirare la storia e la tradizione, il paesaggio e l’effimera bellezza dell’alta quota. Inerpicarsi sulla vetta del Viso Mozzo, invece, per sedersi in contemplazione di quel Re di Pietra che da secoli ammalia, stupisce, disorienta. Studiarne canali ed espressioni, sognarne la salita e la discesa. Perché in montagna non tutte le imitazioni sono reali. Alcune sono semplici maschere che si sfaldando un passo dopo l’altro. Come per il Viso Mozzo. Che non vuole imitare, ma soltanto rendere onore.

In questi spazi le indicazioni escursionistiche per raggiungere la vetta.