Monesi non si arrende al duplice isolamento

Anche stamattina a Monesi di Triora il silenzio si conficca tra le fessure della terra, scuote i muri delle case vuote, rimbalza sui pascoli e sui boschi che corrono in alto verso il Saccarello. In questo angolo selvaggio dove il Piemonte e la Liguria si intrecciano, dove i respiri del mare incontrano i venti più freddi di estrazione alpina, il tempo pare essersi nuovamente fermato. Perché qui, nell’alta Valle del Tanaro, la ferita da Covid-19 sanguina meno che altrove ma raschia più in profondità. Colpa di quello squarcio terrificante dell’alluvione del 2016, le cui cicatrici si scorgono appena tra gli scheletri dei cantieri oggi deserti.

Scorcio su Monesi con, sullo sfondo, l’abitato di Piaggia (Pagina FB La Vecchia Partenza)

 

Nessun collegamento diretto, ancora, con Nava e con la Liguria. Un unico serpentone asfaltato di decine di chilometri verso Upega, Viozene e Ormea. Due isolamenti completi in quattro anni per una località che vive di turismo e di seconde case. All’apparenza, dunque, Monesi parrebbe sprofondare in un abisso senza tempo fatto di buio, rassegnazione e incertezza. Un mondo abbandonato che fluttua nell’oscurità della burocrazia italiana, dove le promesse si perdono facilmente tra le braccia del vento quando a richiedere aiuto sono i territori marginali, con pochi servizi e pochi elettori.

Ma oggi quassù a 1370 metri di quota, una luce persiste comunque a rimanere accesa. È un barlume che profuma di speranza, di coraggio e di resilienza. Quando l’amore per il territorio diventa una tua seconda pelle, dopotutto, non puoi farci nulla. Resisti e vai avanti. Per te stesso, per la storia di Monesi, per coloro che lo frequentano da decenni. Ed è esattamente quello che stanno facendo Simona e Maurizio con il loro albergo “La Vecchia Partenza”.

Una pietra miliare della ricettività locale che i due giovani hanno preso in gestione nel febbraio del 2016. Diciotto posti letto e una cucina capace di soddisfare fino a centocinquanta coperti in contemporanea, proponendo piatti tipici legati alle tradizioni del luogo. L’acme nelle domeniche invernali e in piena estate. Ma gli schiaffi del destino sono sempre in agguato. Il primo, terrificante, il 24 novembre 2016. Seicento millimetri di pioggia e i piedi del Saccarello che scivolano verso il basso riattivando una frana secolare. Da allora più nessuna attività invernale praticabile. Un minimo fervore soltanto in estate grazie agli escursionisti e all’Alta Via del Sale. Il secondo schiaffo, imprevedibile, nel lockdown da Coronavirus.

Ma Simona e Maurizio non si arrendono e resistono. In queste settimane di quarantena forzata, infatti, non solo presidiano un territorio altrimenti a rischio sciacallaggio, ma si occupano anche di pulizia e manutenzione. Diserbo, raccolta rifiuti, salvaguardia dei sentieri e delle strade. Per sconfiggere il vuoto dell’abbandono, per curare le ferite di Monesi, per riportare quest’affascinante angolo di montagna ai fasti di un tempo.

Operazione di pulizia a Monesi durante la quarantena di questi giorni (Ph. Pagina FB La Vecchia Partenza)

Operazione di pulizia a Monesi durante la quarantena di questi giorni (Ph. Pagina FB La Vecchia Partenza)

Operazione di pulizia a Monesi durante la quarantena di questi giorni (Ph. Pagina FB La Vecchia Partenza)

 

Nel sorriso di questi giovani, nelle loro lacrime di rabbia ma non di rassegnazione, nelle loro mani impregnate di lavoro e di sudore, allora, l’effige più bella della montagna che si piega ma non si spezza. Nella loro mente la lungimiranza di pensare già all’estate, con progetti di riqualificazione territoriale ad ampio respiro e il noleggio di e-bike e mountain bike per escursioni giornaliere o bi-giornaliere nel ventre delle Alpi Liguri. L’orgoglio dignitoso di chi vuole farcela nonostante i riflettori spenti e spesso silenti.

Ma non deve stupire. Questa, dopotutto, è Terra Brigasca, smembrata e calpestata dopo la Seconda Guerra Mondiale ma il cui spirito capeggia ancora nello stemma di Briga Alta: “Fracta resurget”. Spezzata, risorgerà. Esattamente come Monesi e La Vecchia Partenza.

L’Albergo La Vecchia Partenza (Ph. Pagina FB omonima)